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Attività clinica

L’insorgenza improvvisa di un problema di salute genera, nei soggetti che ne sono vittime e nei loro familiari, uno stato di comprensibile stress emotivo.  In tali situazioni ogni persona ha un suo modo di reagire, espressione di fattori oggettivi e soggettivi. L’interazione tra realtà biologica e profilo psico-socio-culturale definisce una linea oltre la quale l’individuo avverte impellente e indilazionabile la necessità di “attenzione” medica.
Il ruolo dei fattori soggettivi e la complessità della realtà biologica rendono quasi impossibile oggettivare tale linea, per cui stabilire a priori cosa è urgente e cosa non lo è in medicina è attività a volte ardua e fondamentalmente priva di interesse pratico.
Cure in urgenza sono quindi non solo quelle garantite ad un paziente affetto da una grave malattia acuta o cronica riacutizzata che mette in pericolo la vita o ad un traumatizzato grave, ma anche quelle necessarie in tutte le altre situazioni per risolvere o alleviare sofferenze psicofisiche di entità minore.
Il Pronto Soccorso, che preferiamo indicare con il più attuale termine di Dipartimento d’Emergenza, è l’unica struttura del Servizio Sanitario a cui chiunque può rivolgersi per ricevere cure mediche urgenti per qualsiasi problema sanitario, ventiquattr’ore al giorno, sette giorni su sette.  È una struttura “aperta”, organizzata per affrontare molti problemi diversi simultaneamente, nessuno dei quali può essere previsto in anticipo.  Molti pazienti in gravi condizioni o vittime di gravi traumi vengono condotti al Pronto Soccorso dalle ambulanze del 118, molti altri invece vi giungono con mezzi propri, in qualsiasi ora del giorno o della notte.  Spesso più pazienti arrivano contemporaneamente.  Quasi sempre nel Pronto Soccorso sono presenti pazienti con problemi e bisogni molto diversi tra loro, sia per natura che per gravità.  Tutto questo fa del Pronto Soccorso un luogo in cui momenti di relativa calma si alternano a momenti di frenetica attività.

“....il Dipartimento d’Emergenza è una struttura disegnata e ottimizzata per vivere sull’orlo del caos, un sistema progettato per essere resiliente ad una vasta gamma di avvenimenti improvvisi?In senso realmente letterale, la complessità e il caos sono elementi strutturali nel Dipartimento d’Emergenza, ed i medici d’urgenza hanno sviluppato una varietà di approcci e strategie per operare in tale ambiente”
Mark S Smith, MD, FACEP – Chairman Emergency Medicine Georgetown University School of Medicine – Washington DC USA

Una complessa organizzazione assicura il funzionamento dei moderni Dipartimenti d’Emergenza indipendentemente dal numero e dalla tipologia dei pazienti da curare contemporaneamente.
Tutti i pazienti vengono visitati da medici ed assistiti da infermieri, con la sola condizione che i pazienti più gravi verranno visti per primi. Il personale medico ed infermieristico del Pronto Soccorso è specificamente formato per fornire cure in urgenza di livello adeguato in ogni situazione operativa, e si avvale di tutte le risorse ospedaliere di diagnosi e cura.
L’esperienza cui giornalmente facciamo riferimento per migliorare la nostra competenza clinica (Clinical Competence) nel campo delle cure in urgenza è quella della “Emergency Medicine” nordamericana.  Il personale medico svolge a tale scopo percorsi formativi continui a vari livelli: individuale, locale e dipartimentale. A livello locale è attivo un intenso programma di formazione continua finalizzata all’autonomia completa del Medico d’urgenza nel supporto delle funzioni vitali e nel management delle grandi emergenze mediche, chirurgiche, psichiatriche, pediatriche e ostetriche.

ultima modifica:  22/01/2010
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